L’unica via della pace è il perdono (San Giovanni Paolo II, 2001) Per arrivare alla pace dobbiamo convertire il nostro cuore.Dalla meditazione di Mons. Gianni Cesena, Vicario della Zona di Lecco di venerdì 1 marzo: “Lo spirito di guerra, l’indifferenza alla differenza, il passare oltre senza curarsi di chi è in difficoltà, lo sguardo solo su se stesso sono alcuni ostacoli alla pace”. Accettare e donare il perdono rende possibile una nuova qualità di rapporti tra gli uomini, interrompe la spirale dell’odio e della vendetta e spezza le catene del male, che avvincono il cuore dei contendenti. Preghiamo dunque per quella purificazione del cuore, dei sensi, delle emozioni e dei pensieri che sola si addice agli operatori di pace secondo il Vangelo.Non c’è pace senza giustizia. Non c’è giustizia senza perdono (San Giovanni Paolo II). I pilastri della vera pace sono la giustizia e quella particolare forma dell’amore che è il perdono.Nel prossimo quaresimale,

Venerdì 8 marzo a Laorca, con un’intervista alle suore birmane di San Francesco Saverio, mediteremo su come vivere il perdono in una situazione di pace ferita, la guerra civile in Myanmar. Cerchiamo di partecipare e arrivare preparati. Ci sarà la possibilità d rivolgere loro qualche domanda o esprimere intenzioni di preghiera.Preghiamo per il Myanmar, ma tenendo bene in mente e nel cuore tutti gli altri conflitti che affliggono l’umanità.

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