Gesù entra nella casa in cui i discepoli sono chiusi per paura e, il Vangelo dice, gioirono al vedere il Signore. I discepoli tristi camminano verso Emmaus e, dopo il loro cammino, si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Maria in lacrime vicino al sepolcro si volge verso colui che la chiama e riconosce il Signore. Il mio augurio per questa Pasqua è quello di aprire gli occhi: per grazia di Dio possiamo riconoscere che Gesù è vivo, è presente, ci offre il segno della sua Passione e le parole della missione. Si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Questa grazia di vedere, che è la grazia di Pasqua ci permette di considerare la storia da un altro punto di vista. Ecco io credo che i nostri occhi sono pieni di spettacoli desolanti, che la nostra mente, i nostri affetti sono messi alla prova dallo sconcerto del male che predomina e sembra schiacciare il bene. Aprite gli occhi. Il Signore è presente. Il male non vincerà. Riconoscetelo.

È il Crocifisso. La morte è stata sconfitta. Aprite gli occhi. C’è una speranza che merita di essere coltivata. Non lasciatevi rinchiudere dalla paura dentro le mura rassicurante di una Chiesa chiusa in se stessa, di un gruppo selezionato e autoreferenziale. Gioirono al vedere il Signore e si sentirono dire: “Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi”. Aprite gli occhi. Sentite la parola della missione. Riconoscete che siete chiamati a uscire fuori. Aprite gli occhi, perché anche il dramma della storia si riveli un dramma abitato dall’infaticabile amore di Dio per dare speranza, per dare vita, per dare gioia.Buona Pasqua! Una Pasqua che sia piena di speranza, che ci sia un cammino di pace, che ci siano percorsi di giustizia. Buona Pasqua. Il Signore è risorto. Aprite gli occhi, è qui insieme con noi.

+ Mario Delpini